Cassazione, III sez. Penale, sentenza n. 43245/16
La tenera età delle persone offese è circostanza che non può portare a considerare, con particolare rilievo, la necessità di verificare con scrupolo le capacità di memorizzazione della stessa, allorquando rievochi i fatti occorsile. E’ un dato indubitabile quello secondo cui, tanto più è ridotta l’età del minore tanto più può essere difficile l’operazione, da parte dello stesso, di ricostruzione dei fatti che la testimonianza comporta.
Inoltre, non può non considerarsi che i bambini in tenera età presentano modalità relazionali orientate in senso imitativo ed adesivo e siano influenzabili da stimoli esterni potenzialmente suggestivi, con possibilità di non essere in grado di differenziare le proprie opinioni da quelle dell’interlocutore.
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