La tecnica del Disegno Congiunto della Famiglia viene largamente utilizzata in diversi ambiti: clinico, di mediazione e peritale. Nell’ambito peritale viene utilizzato soprattutto nelle CTU riguardanti “la valutazione delle capacità genitoriali” e “la valutazione della migliore forma di affidamento del minore”. La somministrazione del Disegno Congiunto prevede le seguenti fasi:
1. Strutturazione del setting: è importante predisporre il setting in modo da avere uno spazio ben definito per l’accoglienza e la restituzione finale con la famiglia e uno spazio ben definito per l’esecuzione del disegno;
2. Accoglienza della famiglia: prima dell’esecuzione del disegno è importante accogliere la famiglia e lasciare ai bambini, soprattutto se è la prima volta che li vediamo, il tempo di familiarizzare con l’ambiente e le figure presenti (CTU, CTTP, ecc.);
3. Definizione del compito e consenso: in questa fase viene definito il compito insieme alla famiglia. Può capitare spesso in questa fase che le famiglie oppongano resistenze sostenendo di non saper disegnare: in questo caso si può ottenere il loro consenso rassicurandoli sul fatto che non valuteremo il livello tecnico e artistico e che il Disegno ci serve semplicemente per avere un quadro più completo ai fini della perizia.
4. Consegna del materiale: viene consegnato alla famiglia un foglio formato A3, matite, gomme e colori. Il tempo impiegato per l’esecuzione del disegno varia in media dai 15 ai 20 minuti;
5. Osservazione: in questa fase è fondamentale definire l’oggetto dell’osservazione. In genere durante l’esecuzione del Disegno è importante osservare:

  • il grado di partecipazione dei diversi membri della famiglia (chi prende l’iniziativa, se c’è collaborazione o se invece i diversi membri disegnano individualmente, ecc.);
  • l’utilizzo dello spazio (vicinanza/distanza tra i vari membri durante l’esecuzione, esclusione di un membro, ecc.);
  • l’utilizzo del materiale (utilizzo dei colori, eventuali cancellature, ecc.).

6. Discussione sul compito svolto: In questa fase si discute insieme alla famiglia sul disegno, facendo in modo che la famiglia racconti i vari personaggi disegnati e il tema del disegno. Al termine dell’incontro è importante ringraziare sempre tutta la famiglia, in particolare i bambini, per la disponibilità a disegnare tutti insieme.
Il Disegno Congiunto è in grado di offrire molti dati interessanti sulle dinamiche relazionali della famiglia, ma è importante ricordarsi sempre che in qualunque ambito (clinico, peritale, ecc.) i dati dei test devono essere integrati con i dati dei colloqui e devono essere sempre esplicitati sia il motivo della scelta di un determinato test che i limiti e i punti di criticità del test stesso. Nell’ambito peritale l’utilizzo del Disegno Congiunto non ha un valore terapeutico, ma può comunque essere utile per far vedere alla famiglia sia un nuovo modo di comunicare (quello espressivo, oltre quello verbale) che per far vedere alla famiglia la possibilità di avere uno spazio e un tempo comune, nonostante gli eventuali conflitti presenti.

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By Published On: 27 Marzo 2011Categories: Psicodiagnostica Forense0 Comments on Il disegno congiunto della famigliaTags: Last Updated: 27 Marzo 2011

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