Mi riferisco al video pubblicato su tuttti i mass media italiani in cui si ritrae un bambino di 10 anni prelevato, davanti scuola, a forza dalla Polizia. Il bambino sarebbe un “figlio conteso” in una causa di separazione.
La madre del bimbo avrebbe affermato che il figlio è stato prelevato e portato in comunità perché la Corte d’Appello di Venezia, tramite CTU, gli avrebbe diagnosticato una PAS – Sindrome di Alienazione Genitoriale, tutto questo in base ad una scienza spazzatura che arriva dall’America, il cui promotore è Gardner, un pedofilo morto suicida”.
E’ vero che la PAS è considerato un disturbo psicopatologico non ancora riconosciuto dall’OMS e, dunque, non ancora annoverato tra i disturbi psichiatrici (DSM V, in uscita), ma è altresì vero che è da considerarlo come un serio disturbo relazionale: il genitore alienante, il genitore alienato e il figlio che non vuol vedere quest’ultimo.
Di solito questo genere di casi emerge tardivamente, quando ormai la situazione è precipitata ovvero è cronicizzata. Il bambino rifiuta categoricamente il padre (di solito è il padre il genitore alienato), distruggendo, con il tempo, tutti i legami affettivi con il genitore. Noi psicologi siamo spesso chiamati, tramite CTU, quando ormai le dinamiche relazionali sono esasperate o peggio, tra padre e figlio, del tutto assenti.
Non possiamo far altro che diagnosticare una PAS che, al momento, va intesa essenzialmente come disturbo relazionale nella misura in cui vi è un genitore che attua una campagna denigratoria nei confronti dell’altro genitore, utilizzando (strumentalizzando) il figlio che, con il tempo, diventerà un “pensatore indipendente”, cioè inizierà ad introiettare e a fare sue tutte le critiche (esplicite ed implicite) rivolte al genitore “target” (alienato). Una vera e propria violenza psicologica.
Una metodologia che potrebbe risolvere, almeno in parte, questo genere di casi è quella dei cosiddetti “incontri protetti” che mirano a ristabilire un legame affettivo tra genitore alienato e figlio. Si svolgono (dovrebbero svolgersi) in ambienti neutri, alla presenza di uno Psicologo. Ma se la PAS è grave, risulta molto difficile un intervento clinico.
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