Si riporta di seguito uno stralcio del capitolo 20 (Il bambino nella sua famiglia) del celeberrimo libro
“Psicopatologia del bambino” di Marcelli e Cohen (2013, ristampa 2014, prima ed. 1984).
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Così, gli effetti più nefasti si osservano quando il conflitto parentale che precede il divorzio è intenso, soprattutto quando include i bambini, impedendo a costoro di avere una buona relazione con la madre oppure con il padre: essi possono, in effetti, essere presi come testimoni od ostaggi, resi responsabili della discordia o complici e confidenti di uno dei genitori.
In rari casi, il bambino è mantenuto al di fuori della discordia in quanto di solito vi partecipa, passivamente o attivamente […] Vedere i genitori opporsi, litigare, separarsi, può costituire la realizzazione di un desiderio fantasmatico incestuoso: togliere di mezzo uno dei genitori per poter possedere l’altro.
Nel migliore dei casi il bambino conserva entrambi i genitori, ma i loro rispettivi ruoli subiscono profondi rimaneggiamenti. Nelle condizioni attuali, la madre ottiene l’affido e la responsabilità legale, mentre il padre è tenuto a distanza, svalorizzato, per lo meno di fatto.
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