Qualche suggerimento pratico agli psicologi prima di accettare l’incarico di Consulente Tecnico di Parte in caso di Consulenza Tecnica di Ufficio nei procedimenti di separazione, divorzio e affidamento dei figli.

#1 – Non accettare mai incarichi last minute. Il Tribunale concede, solitamente, tempo sufficiente alle parti per cercare un proprio CTP che, di norma, può essere nominato entro la data dell’inizio delle operazioni peritali. Gli incarichi last minute non permettono un’efficace analisi della domanda da parte dello psicologo che potrebbe accettare un incarico pieno di insidie.

#2 – Effettuare sempre un colloquio preliminare con il genitore-cliente. E’ imprescindibile questo colloquio che serve ad effettuare analisi della domanda inclusa un’analisi approfondita delle aspettative del genitore: cosa ti aspetti dalla CTU? Cosa ti aspetti dal Tribunale? Cosa ti aspetti da me?

#3 – Effettuare un colloquio preliminare anche con l’Avvocato del genitore-cliente per comprendere la strategia difensiva finora adottata e da adottare nel corso della CTU.

#4 – Chiarire che per CTP non si intende Consulente Tecnico di Parte, ma Consulente Tecnico di supporto tecnico alla Parte. C’è una bella differenza. Essere di parte non significa appiattirsi alla volontà del genitore-cliente e/o Avvocato, ma mantenere l’autonomia professionale e fornire il supporto tecnico ad entrambi.

#5 – Farsi pagare un acconto e il saldo PRIMA del termine della CTU e, quindi, prima della stesura della relazione di parte. Prendere o lasciare.

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