Il ruolo del CTP – Consulente Tecnico di Parte è molto importante nelle cause civili di affidamento e/o di valutazione delle capacità genitoriali. Il CTP non ha soltanto il ruolo di effettuare “critiche” e riserve al lavoro del Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) sia durante le operazioni peritali, sia nella relazione scritta, ma ha anche il compito di cercare di gestire e mediare le dinamiche conflittuali tra le parti. Una sorta di filtro tra il CTU ed i periziandi al di fuori degli incontri peritali. Il CTP dovrebbe lavorare a stretto contatto con il CTU con l’obiettivo di salvaguardare il benessere psicofisico del minore o dei minori.
Le beghe di coppia andrebbero poste in secondo piano, rispetto alla prole. Il CTP deve stare anche molto attento a non colludere con il proprio cliente poiché il rischio è rimanere invischiati e perdere di vista l’obiettivo principale: il minore oggetto di contesa tra le parti. Pertanto è necessaria una formazione specifica in Psicologia Giuridica prima di cimentarsi nel ruolo di CTP e, soprattutto, prima di accettare l’incarico, leggere attentamente tutto il fascicolo processuale per comprendere dove e come il proprio cliente si colloca rispetto al benessere del figlio.
Potrebbe capitare, infatti, di accettare un incarico di CTP non sapendo, ad esempio, che il proprio cliente abbia abusato (giudicato in un procedimento penale parallelo) sessualmente del proprio figlio. Come si pone, allora, il CTP di fronte ad un’eventualità del genere che andrebbe a cozzare con l’obiettivo della tutela del minore in causa, nonstante il proprio ruolo di parte?
Il CTP, in conclusione, prima di accettare l’incarico dovrebbe:
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3 Comments
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In caso in cui il CTP non ha critiche da esprimere in forma scritta al CTU, può astenersi dal fargli arrivare la sua relazione?
Secondo me, un paio di pagine è sempre meglio scriverle, anche se in molti optano per l’astensione.
Grazie mille