Corte di Cass., Sez. I civ., Ord. 21 agosto 2024, n. 23017, Cons. Relatore Dott.ssa Reggiani

L’Ordinanza n. 23017/2024 della Corte di Cassazione fa chiarezza:

La recente Ordinanza della Corte di Cassazione n. 23017/2024 offre un importante contributo per comprendere meglio la delicata questione dell’affidamento dei minori ai servizi sociali. Il caso specifico riguardava una coppia con due figlie minori, in cui entrambi i genitori chiedevano l’affidamento esclusivo e la madre accusava il padre di violenza domestica. La Corte d’Appello aveva disposto l’affidamento delle minori ai servizi sociali, ma la Cassazione ha annullato tale decisione, evidenziando alcune criticità.

Due tipi di affidamento ai servizi sociali

La Corte di Cassazione ha innanzitutto sottolineato l’importanza di distinguere tra due diverse tipologie di affidamento ai servizi sociali:

  1. Affidamento con compiti di vigilanza, supporto e assistenza: in questo caso, i servizi sociali affiancano i genitori, offrendo loro sostegno e monitorando la situazione per garantire il benessere del minore. I genitori mantengono la responsabilità genitoriale e prendono le decisioni importanti per i figli, ma sono supportati e “controllati” dai servizi sociali.

  2. Affidamento con limitazione della responsabilità genitoriale: questa è una misura più incisiva, in cui i servizi sociali assumono un ruolo decisionale più ampio, limitando i poteri dei genitori. Questo tipo di affidamento si applica in situazioni più gravi, quando il comportamento dei genitori mette seriamente a rischio il benessere dei figli.

La nomina del curatore speciale

La Corte di Cassazione ha evidenziato un altro aspetto fondamentale: quando viene disposto l’affidamento ai servizi sociali con limitazione della responsabilità genitoriale, è obbligatorio nominare un curatore speciale per il minore. Il curatore speciale è una figura indipendente che ha il compito di rappresentare e tutelare gli interessi del minore, garantendo che le decisioni prese siano effettivamente volte al suo benessere.

Nel caso specifico analizzato dalla Cassazione, la Corte d’Appello aveva erroneamente disposto l’affidamento ai servizi sociali con limitazione della responsabilità genitoriale senza nominare un curatore speciale, violando così i diritti delle minori.

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