Di seguito le 10 regole fondamentali per un CTP che nega l’esistenza del processo di Alienazione Parentale, ritenendolo una teoria a danno delle donne e a favore degli uomini violenti e abusanti.
1. Non una parola!
Il CTP negazionista è colui che non dice una parola durante l’intera consulenza. In religioso silenzio, prende appunti e nota tutto. Non contribuisce in minima parte con proposte costruttive né distruttive. Rimane in silenzio ora, per colpire poi;
2. A casa mi sfogo!
Il CTP negazionista è colui che si sfoga dietro al pc, scrivendo articoletti pseudoscientifici e, soprattutto, commenti su Facebook su cui gestisce numerose pagine “anonime” contro l’Alienazione Parentale;
3. Ok, agli ordini!
Il CTP negazionista è colui che collude con il cliente, perdendo del tutto la propria autonomia professionale. Sposa letteralmente le strategie (distruttive) difensive della parte, dimenticandosi di svolgere una funzione meramente tecnica (medico/psicologo);
4. Le spedisco la bozza della CTP!
Il CTP negazionista è colui che, prima della versione definitiva, spedisce la bozza (in formato word) della CTP al cliente e all’avvocato per una sorta di supervisione;
5. Le denunce diventano sentenze!
Il CTP negazionista scambia (talvolta per incompetenza, altre volte volutamente) le denunce in sentenze. E’ il caso in cui negli atti vi siano presenti denunce del cliente contro l’ex partner. Il CTP negazionista le usa all’interno della propria consulenza trasformandole in sentenze. Ad esempio, se la denuncia si riferisce a presunte violenze fisiche, nella CTP diventa “Il Sig. X ha usato violenza nei confronti della Sig.ra Y, come si può evincere dagli atti, a cui ha assistito anche il figlio…”;
6. Il suo profilo corrisponde a quello di un abusante e violento!
Il CTP negazionista è colui che si lancia in interpretazioni del tutto arbitrarie “Il profilo di personalità del Sig. X corrisponde a quello di un marito violento e abusante”;
7. Confusione tra Civile e Penale
Il CTP negazionista è colui che fa costantemente confusione tra i vari ambiti;
8. Mano nella mano ti accompagno ovunque!
Il CTP negazionista è colui che presenzia ad ogni udienza a “supporto” del povero cliente;
9. Difendo le donne dai mariti abusanti!
Dopo queste premesse, è facile che il CTP negazionista si rivolga al popolo di Facebook per vantarsi di difendere i propri clienti dagli ex partner violenti e abusanti senza sospettare minimamente di far parte, anche lui, del processo di Alienazione Parentale essendo manipolato dal cliente. In verità, non saprei chi manipola chi: tutti hanno un tornaconto;
10. In realtà…
…in realtà un CTU esperto sarebbe in grado di sgamare subito un CTP con queste caratteristiche. Ma questo è un altro post… ;)
10+1 bonus. E le donne alienate?
Ancora nessun CTP negazionista riesce a spiegare pubblicamente il processo di Alienazione Parentale in cui ad essere alienata è la donna. Il CTP negazionista grida al mondo intero di difendere le donne, ma le dimentica nel momento in cui chiedono aiuto contro gli ex mariti alienanti;
10+2 bonus. Sulla sentenza della Cassazione 7041/13!
Proprio in questo momento, il nagazionista dell’Alienazione Parentale ha pronto il commento per Facebook “Ma che articolo è questo? La PAS è stata negata dalla Cassazione, precisamente dalla sentenza n. 7041/13!!”. Risposta “Le sentenze vanno lette. La 7041 rinvia ogni decisione alla Corte d’Appello di Brescia che ribalta la posizione della Cassazione “Il fatto che altri esperti neghino il fondamento scientifico di tale sindrome non significa che essa non possa essere utilizzata quanto meno per individuare un problema relazionale molto frequente in situazioni di separazione dei genitori…“.
E lo so, prima di postare commenti, forse bisognerebbe studiare, ad esempio iniziando da qui.
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