Alienazione Parentale. Il genitore alienante in 5 punti.
Leggi anche Alienazione Parentale, il minore coinvolto in 5 punti
A cura di Marco Pingitore, Psicologo-Psicoterapeuta.
1. Lo vedete? Io porto mio figlio agli incontri con la madre, ma è lui che non la vuole vedere!
Il genitore alienante davanti agli esterni (CTU, Servizi Sociali, Giudice ecc.) “dimostra” la sua disponibilità a far incontrare il figlio con la madre. In realtà, sia prima che dopo l’incontro, il genitore alienante mette in cattiva luce l’ex partner: “Dovevi studiare e per colpa di tua mamma, devi perdere un pomeriggio“, “Vogliono dividerci, dipende tutto da te ora che la vedi“, “Ma adesso non dirmi che ti affezioni a quella bastarda, se ti voleva bene, non ci avrebbe abbandonato“….
2. Facciamo finta che non ti conosce!
Il genitore alienante riesce a trovare un CTP poco esperto e compiacente che decide di incontrare il minore prima e/o durante la CTU. Il CTP viene rassicurato dalla madre “non preoccuparti, dirò a Marco (il figlio) di far finta di non conoscerti“.
3. Io credo al mio bambino!
Il genitore alienante afferma di credere a ciò che riferisce il suo bambino, sostenendo che il figlio dice sempre la verità. Chi sostiene il contrario è contro i bambini.
4. La PAS è la copertura degli abusi sessuali!
Il genitore alienante spesso denuncia l’ex partner per violenza sessuale sul figlio. Quindi il rifiuto del bambino è giustificato: non vuole vedere il padre per ovvie ragioni. Il problema sorge quando l’accusa di violenza sessuale viene archiviata. L’unica soluzione del genitore alienante è gridare a tutto il mondo che la Giustizia non funziona e che il Tribunale non ha creduto alle dichiarazioni del suo bambino. Altro problema, mai affrontato da chi nega a priori l’Alienazione Parentale: esistono molti casi in cui il genitore alienato è la madre, come si fa ancora a sostenere che la PAS sia una copertura degli abusi sessuali?
5. La Giustizia non funziona!
Segue il punto 4. Il genitore alienante ha la querela/denuncia facile. Si affida alla Giustizia, ma quando i procedimenti penali vengono archiviati e quelli civili limitano la sua funzione genitoriale, allora l’unica alternativa rimane la seguente exit strategy: “la Giustizia non funziona“, “hanno insabbiato il mio caso“, “sono tutti corrotti” ecc.
5+1 bonus. Io credo ugualmente alla violenza sessuale, credo a mio figlio!
Quando il genitore alienante è la madre, spesso possiamo assistiare a false accuse di violenza sessuale che l’ex partner avrebbe perpetrato nei confronti del figlio. Nonostante il GIP archivi il  procedimento, il genitore alienante continua a sostenere, davanti al figlio e a terzi, l’accusa di violenza sessuale. Invece si sentirsi “sollevata” che la violenza sessuale a danno del figlio non ci sia stata, continua a sostenere le proprie ragioni, invocando il punto 5.

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