Alcune considerazioni sull’ascolto del minore nei casi di presunti abusi sessuali.
1. Il minore spesso viene ascoltato, prima dell’incidente probatorio, 5/6 volte. Il reiterare l’ascolto del minore potrebbe “spazientire” il minore che inizia (giustamente) a ritenere di non essere creduto?
Se mi ascoltano tante volte, vuol dire che non mi credono“. Magari inizia a diventare oppositivo (silenzio) o aggiungere maggiori dettagli (probabilmente inventati) per rafforzare le sue dichiarazioni.
2. Che potere ha l’esperto che ascolta il minore? (Come vogliamo chiamarlo, ausiliario o “persona idonea”?)
L’esperto sembra avere “carta bianca” in talune circostanze: stabilisce i tempi, utilizza il protocollo di intervista, valuta cosa e come domandare. Tuttavia se il Presidente, in incidente probatorio, dopo 2 ore di audizione e con il minore palesemente stanco, decidesse di continuare l’ascolto alla ricerca della “verità”, l’esperto avrebbe la possibilità di chiedere la sospensione dell’audizione? Trattasi di Psicologo o Psichiatra Infantile che dovrebbe tutelare il benessere del minore. E invece l’esperto si limita ad “ubbidire” al Giudice. Quindi da un lato l’esperto (spesso) è libero di intervistare il minore e muoversi come meglio crede, dall’altro il suo ruolo gli impedisce di esprimere/effettuare valutazioni e, quindi, di chiedere la sospensione dell’audizione nel caso in cui dovesse ravvisare uno stress per il minore. Una schizofrenia tipica di questa procedura.
Dov’è la tutela del minore?
3. L’ascolto del minore e la CTP per il P.M. nella fase di indagini preliminari è atto ripetibile (art. 359 c.p.p.) o irripetibile (art. 360 c.p.p.)?
Mettiamoci d’accordo.
4. Il P.M. deve sincerarsi, così come sancito dalla Sentenza n. 3258/13, che il proprio Consulente Tecnico nominato ex art. 359 c.p.p., debba procedere con “modalità controllabili”? Ad esempio, utilizzare una metodologia scientifica e videoregistrare tutti gli incontri con il minore.
5. Lo Spazio Neutro può essere collocato all’interno di un Tribunale?
6. Quali poteri ha la difesa durante l’incidente probatorio? Teoricamente potrebbe controesaminare direttamente il minore, ma ovviamente questa eventualità è impedita dall’art. 498 cp. 4 c.p.p. Infatti è il Presidente che pone le domande al proprio “ausiliario” che le ritrasforma in un linguaggio idoneo per il minore. Tuttavia, spesso avviene che il difensore dell’indagato vorrebbe porre delle domande specifiche in una sequenza XYZ, ma l’ausiliario le ritrasforma e le pone in una sequenza YZX, non utile all’Avvocato che aveva scelto una strategia difensiva precisa.
Dov’è il controesame e il principio del contraddittorio?

Iscriviti alla Newsletter via WhatsApp

Condividi questo post

By Published On: 25 Febbraio 2014Categories: Abusi sessuali minori0 Comments on Considerazioni sull’Ascolto del MinoreTags: , Last Updated: 25 Febbraio 2014

Leave A Comment

Post correlati

Total Views: 428Daily Views: 2