Nelle CTU di separazione e affidamento, specialmente con i bambini, spesso risulta utile affidarsi ai tests psicologici per ottenere maggiori informazioni sullo stato di salute del minore. E’ necessario che il CTU scelga i tests tra quelli maggiormente accreditati dalla comunità scientifica e mai somministrarne uno solo, ma preferire una batteria di tests i cui risultati dovrebbero essere confrontati anche con le risultanze dei colloqui consulenziali.
Quali tests scegliere?
Sicuramente i più diffusi sono i tests grafici “carta e matita”, l’MMPI-A, Favole della Duss, il Wartegg, ma anche il Rorschach adattato ai bambini e nelle ipotesi di ritardi mentali, la WISC-IV.
Ovviamente è necessario possedere una preparazione specifica per l’utilizzo dei tests psicologici, nelle Consulenze è frequente che il CTU si serva della figura di un suo ausiliario di fiducia per la somministrazione. L’ausiliario è solitamente un esperto nella psicodiagnostica forense a cui viene demandato il compito (dal CTU) di somministrare i tests. Tuttavia il suo compito è limitato, poiché non può esprimere valutazioni o apprezzamenti né sui tests, né sui soggetti e non può stilare alcuna relazione psicodiagnostica. Il suo compito è esclusivamente di natura “materiale”, riguardante la sola somministrazione della batteria dei tests.
Tutti i protocolli dei tests, i disegni, le risposte del Rorschach devono essere allegati alla CTU in originale per un duplice motivo. Da una parte, ricordiamolo sempre, il nostro committente è il Giudice al quale è necessario consegnare tutto il materiale prodotto durante l’intera consulenza, dall’altro lato allegare i protocolli dei tests permette ai CCTTPP di verificare ed analizzare autonomamente la metodologia utilizzata e la correttezza dei risultati.
In un caso del genere, in qualità di CTP, ho chiesto formalmente al CTU l’acquisizione dei protocolli degli MMPI-II somministrati che non erano allegati alla Consulenza. Il protocollo della mia cliente presentava più di 30 items “non so” (senza risposta), dato non evidenziato dal CTU nell’elaborato scritto. Secondo il manuale, una trentina di itmes senza risposta potrebbe suggerire l’invalidazione del test.

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2 Comments

  1. francesca maria fontana 12 Luglio 2016 at 22:43

    buonasera Dottor Pingitore vorrei se possibile una delucidazione sul ruolo dell’ausiliario del ctu per quanto riguarda i test psicologici. Il mio cliente si è trovato in difficoltà economiche che non gli hanno permesso di pagare l’ausiliario del ctu. Sono stati emessi due assegni che sono andati a vuoto perché la banca ha pagato prima altre cose del mio cliente che ha informato lo psicologo dicendogli se poteva aspettare che gli riaccreditassero lo stipendio o altrimenti fare un’ingiunzione perché comunque in quel momento non aveva proprio soldi per poterlo liquidare. Premesso che il mio cliente non è un insolvente e si è trovato veramente in difficoltà. Il collega non solo gli ha detto che lui non aspettava che gli aveva già concesso una rateizzazione ma che finché non pagava non avrebbe dato il permesso alla ctu di utilizzare i test da lui effettuati. Volevo capire se questo è un comportamento lecito anche perché anche la ctu ha detto la stessa cosa a me intimandomi di far sì che il mio cliente pagasse perché altrimenti lei non poteva utilizzare il materiale fornitogli. E’ un comportamento corretto? Grazie Dott.ssa Francesca Maria Fontana

  2. Marco Pingitore 13 Luglio 2016 at 7:57

    Salve,
    sinceramente non ho ben compreso la questione.
    In ogni caso se non si corrisponde nessun acconto previsto al CTU, questi non può bloccare le operazioni peritali.
    Saluti.

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