Lo possiamo affermare tranquillamente, senza remora alcuna: spesso e volentieri nella nostra Categoria vige la più assoluta anarchia.
Mi riferisco, nello specifico, all’ambito Clinico che sconfina in quello Psicoforense e viceversa.
Alzi la mano chi non abbia mai riscontrato almeno una tra queste situazioni:
– lo Psicoterapeuta di coppia che successivamente si fa nominare Consulente Tecnico di Parte (CTP) di uno dei due genitori in un procedimento civile di separazione e affidamento;
– lo Psicoterapeuta di coppia o individuale che successivamente prende l’incarico di Consulente Tecnico di Ufficio (CTU);
– il CTU che successivamente alla consulenza diventa lo Psicologo/Psicoterapeuta di uno dei due genitori;
– il Mediatore Familiare che successivamente assume l’incarico di CTU e viceversa;
– il CTP che diventa Psicoterapeuta e viceversa;
– il CTP in ambito Civile che assume l’incarico di CTP in ambito Penale e viceversa;
e così via.
Il tutto in aperto spregio del codice deontologico (art. 26) e del buon senso che dovrebbe precedere qualsiasi regolamento.

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