La Sex. IX del Tribunale di Milano ha disposto l’immediata inversione di collocamento di un minore. Da casa del padre verrà trasferito a casa della madre che abita in altra città:
Sul punto, come chiarito dal ctu, è opportuno ribadire come le dichiarazioni rese dal bambino debbano essere lette tenendo conto del contesto psicologico del minore e anche dei pesanti condizionamenti subiti. In ogni caso, appare evidente come non possa rimettersi alla mera volontà di un bambino di xx anni una scelta così importante e come debba considerarsi che MINORE è un bambino sofferente, invischiato nel conflitto di lealtà e che presenta una conflittualità interiore profonda.
MINORE, nella relazione con il padre, non appare infine libero di esprimere i propri desideri e il proprio affetto per la madre, risultando pesantemente condizionato, immerso in un conflitto di lealtà e in condizione di soggezione verso il padre.
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2 Comments
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Viene sempre da pensare se, a situazione inversa, il giudice avrebbe emesso lo stesso giudizio…
Perché esistepurtroppo ancora un doppio standard valutativo.
Trovo quasi strano che questo minore sia stato collocato presso il padre, visto la inusuale prassi dei vari tribunali d’Italia di collocare i minori presso le madri a discapito di tanti padri che vengono privati anche della loro dignità perché spogliati dagli affetti e dal loro fonte di reddito