Cassazione Penale, Sez. III, sentenza n. 41161/16 depositata il 3 ottobre 2016, Pres. Andreazza, Rel. Gai.
La giurisprudenza di questa Sezione ha affermato il principio che Le dichiarazioni rese dal minore
vittima di reati sessuali al perito o al consulente tecnico officiato di un accertamento personologico
esauriscono la loro funzione nella definizione delle risposte ai quesiti circa la credibilità della
persona offesa e la sussistenza degli indici di patito abuso sessuale, ma non possono essere
utilizzate come fonte di prova per la ricostruzione del fatto.

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