documento_spg_affidamento_materialmente_condiviso
Nel corso dei lavori, svoltisi nell’ambito del convegno “Diritto e Psicologia: le nuove acquisizioni tecnico scientifiche della psicologia giuridica in campo penale e civile”, tenutosi all’Università di Padova l’11 e 12 maggio u.s., sono state illustrate, tra l’altro, le Linee guida in tema di affidamento dei figli adottate dal Tribunale di Brindisi. Sono stati altresì illustrati gli esiti delle più recenti ricerche internazionali tenutesi su questa materia.
La Società di Psicologia Giuridica (SPG) esprime al riguardo preoccupazione per l’aumento delle separazioni ad alta conflittualità, per lo più derivante dal regime di frequentazione dei figli. Tali decisioni spesso determinano la perdita da parte degli stessi dei contatti con un genitore e sono divenute un serio problema di salute pubblica. L’alta conflittualità è stata ritenuta, tra l’altro, la causa determinante di uno stress cronico sui figli tale da produrre, anche a distanza di anni, gravi danni al loro sviluppo fisico e psichico. Si deve constatare come l’“affidamento condiviso” nel nostro Paese troppo spesso mantenga nei fatti solo l’appellativo. Tale regime infatti presupporrebbe come sua base essenziale una genitorialità realmente cooperativa e collaborativa, con una paritaria condivisione dei ruoli e delle responsabilità nel primario interesse dei figli minori.
La normativa italiana prevede che, anche dopo la separazione, “il figlio minore [abbia] il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione e istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”. Nella realtà di tutti i giorni, purtroppo, tale previsione viene disattesa. Nelle decisioni dei Giudici si registrano tempi di frequentazione dei due genitori valutati in misura molto sbilanciata. Sul tema è peraltro intervenuto il 2 ottobre 2015 il Consiglio d’Europa il quale, dopo mesi di studio e di audizioni di esperti internazionali, ha invitato gli Stati membri con la risoluzione 2079 a promuovere affidamenti con tempi di permanenza equipollenti (compresi comunque nel range 35%-65%) tra i due genitori. Le esperienze di altri Paesi stanno dimostrando poi che uno standard minimo di frequentazione dell’uno e dell’altro genitore riduce la conflittualità. Le ricerche stanno documentando, da un lato, i benefici di un affidamento concretamente condiviso e, dall’altro, i danni derivanti da un affidamento nella sostanza monogenitoriale.
Uno standard bilanciato nei tempi risulta inoltre un modello in grado di prevenire e contrastare il fenomeno in cui uno o più figli, attraverso comportamenti espliciti e/o impliciti di uno dei due genitori (e solitamente quello collocatario), possano essere indotti a rifiutare l’altro genitore. Tale situazione, definita dalla letteratura internazionale anche “alienazione parentale”, determina una disfunzione dei rapporti interpersonali intrafamiliari e configura sul piano giuridico una lesione dei diritti relazionali dei soggetti coinvolti, diritti fondamentali della persona riconosciuti, in più occasioni, dalle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
La Società di Psicologia Giuridica, che al suo interno annovera studiosi ed esperti di elevato profilo scientifico, auspica che anche nel nostro Paese si possa pervenire ad una regolamentazione sulle modalità di affidamento, ispirata al principio secondo cui ciascun genitore possa partecipare alla quotidianità dei figli. Auspica altresì che venga superata nelle prassi giudiziarie l’obsoleta distinzione tra genitore accudente e genitore ludico, per dare ai figli pari opportunità di stare assieme con l’uno e l’altro genitore, in ragione delle loro esigenze, all’interno di un modello di frequentazione mediamente paritetico.
La Società di Psicologia Giuridica, è una società scientifica che raccoglie
oltre 400 Psicologi, Neuropsichiatri Infantili, Psichiatri ed Avvocati
interessati alle applicazioni forensi delle scienze del comportamento.
Al suo interno annovera studiosi ed esperti di elevato profilo scientifico con
una ampia produzione scientifica nella disciplina.

Padova, lì 16 maggio 2018
Il Presidente Prof. Giuseppe Sartori

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